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CON
DON BOSCO IN MEZZO AI GIOVANI
La Comunità Consacrata "Oasi Don
Bosco"
vive attualmente a Ispica, in Provincia di Ragusa, Diocesi di Noto,
ed è costituita da 3 Fratelli Celibi (Carmelo, Claudio e Stefano)
e due Coppie di Sposi (Daniele & Floriana e Seby & Daniela)
Il VESCOVO è venuto a Benedire la
nostra Casa ancora prima dell'Inaugurazione ufficiale
e ci ha consegnato una Parola da vivere insieme alla sua Benedizione.
Parola che è diventata il "Cuore" della nostra Vita Comunitaria...
"Tutto quello che avete fatto al più piccolo
dei miei fratelli,
l'avete fatto a me": c'è tutto!!!
Con larga e cordiale Benedizione..."
Giuseppe Malandrino Vescovo di Noto
GRAZIE ECCELLENZA...
Alla Comunità fanno riferimento
tantissimi Giovani e Famiglie di tutta la Sicilia
che partecipano alle attività dell'Oasi e ne condividono gli Ideali...
La Comunità è Spiritualmente seguita dal Vicario del Vescovo Mons. Francesco Guccione
e da padre Mario Gugliotta, sacerdote nella parrocchia dove l'Oasi è ubicata
Il Rettor Maggiore dei Salesiani Don
Pascual Chavez, successore di Don Bosco
è per la nostra Comunità un punto di riferimento essenziale insieme al nostro
Vescovo, e al suo Vicario
LA BENEDIZIONE INVIATACI
DAL RETTOR MAGGIORE
Direzione Generale Opere Don Bosco -
ROMA - 5 Gennaio 2005
"Carissimo Carmelo
e Comunità del Centro Accoglienza
"Oasi Don Bosco",
vi ringrazio per l'omaggio
dei due libri che mi avete regalato
e che raccolgono la vostra esperienza.
Affido voi e i ragazzi
alla cura materna della Madonna.
LEI GUIDI e BENEDICA
le vostre persone ed attività.
Cordialmente,
in Don Bosco..."
Don Pascual Chavez
Don Luigi Perrelli, Ispettore dei
Salesiani di Sicilia
per noi rappresenta don Bosco... il suo Cuore è veramente "Grande"
Papà Luigi Ti Vogliamo Troppo Bene
Alla base della nostra Vita di donazione c'è un binomio
inscindibile:
SPIRITUALITA' PROFONDA E FORMAZIONE SOLIDA
La Benedizione di Sua Ecc.za La Piana, Arcivescovo di Messina, sulla nostra
Comunità
Insieme a Mons. La Piana Vescovo di Mazara e "Angelo Custode" della nostra
Comunità
Il giorno dell'inaugurazione della nostra Casa Famiglia... insieme al nostro carissimo padre Gaetano
Insieme al Fratello e Amico Giosy Cento
Il nostro Vescovo nella sua prima visita all'Oasi
L'attenzione ai Giovani, soprattutto i più Poveri e il
sostegno alle Famiglie
sono la nostra scelta Missionaria prioritaria
Comunità
OASI DON BOSCO
...l'avete fatto a me (Mt 25,40)
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ALCUNI ARTICOLI DELLA NOSTRA REGOLA |
Nella sua
visita, il nostro Vescovo, ci ha consegnato assieme alla sua
Benedizione
un versetto della Scrittura, da vivere comunitariamente.
Questo versetto (Mt 25,40) noi lo abbiamo assunto come centro della nostra
vita comune
e continuo riferimento per le azioni quotidiane:
"Tutto ciò che avete fatto al più piccolo dei miei
fratelli l’avete fatto a me"
Mt 25,40
1. Noi
della Comunità Oasi Don Bosco siamo un gruppo di fratelli e sorelle che
spinti dal desiderio di rispondere all’amore di Gesù abbiamo scelto di
lasciare ogni cosa per seguirlo. La nostra vocazione nasce dalla
riconoscenza verso Colui che ci ha amati per primo e ci ha chiamati, poiché
in Lui amare e chiamare coincidono. Vogliamo pertanto consumare la nostra
vita nella dedizione a Dio e ai fratelli più poveri, con una speciale
predilezione verso i ragazzi e i giovani.
2. Vogliamo
che la nostra vita sia una risposta libera e gioiosa all’amore di Dio e
vogliamo che questo amore si riversi sui fratelli che vorrà metterci
accanto. Infatti nessuno può illudersi di amare Dio che non vede se non
riesce ad amare il fratello che vede
Essendo l’amore il pieno compimento della legge e la comunione di vita la
sua piena manifestazione, noi dell’Oasi abbiamo deciso di vivere insieme in
cenacoli di vita comune aperti all’accoglienza dei giovani, soprattutto i
più poveri e abbandonati.
3. Il
desiderio di anticipare il Regno ha fatto nascere in noi il bisogno di
mettere tutto in comune: ciò che siamo e ciò che possediamo. Pertanto
viviamo la piena comunione di beni tra fratelli e sorelle che vivono il
celibato, mentre la comunione è parziale con le coppie sposate.
4. Nella
missione in mezzo ai giovani facciamo riferimento al sistema educativo di
San Giovanni Bosco che consideriamo padre, maestro e amico della gioventù,
da egli definita
la porzione più delicata e preziosa
dell’umana società.
Il suo sistema preventivo ispira i nostri interventi educativi e la nostra
presenza laddove i ragazzi vivono.
5. L’amore
per i giovani e il servizio reso a loro è il modo in cui ci sentiamo
chiamati a spendere quell’amore che Dio ha riversato in noi.
6. La
nostra consacrazione secolare si esprime innanzitutto negli impegni
quotidiani di lavoro e di responsabilità sociale. In quanto laici siamo
impegnati a consacrare il mondo con la nostra semplice presenza. Vogliamo
essere un po’ di lievito in mezzo alla pasta.
7. Per
noi è centrale il problema dell’educazione della gioventù e per questo
spendiamo le nostre energie. Educare i giovani e sostenere gli educatori è
la nostra scelta missionaria prioritaria. Vogliamo occuparci dei ragazzi e
delle famiglie per costruire una società migliore.
8. Come
educatori vogliamo andare laddove i giovani vivono e si ritrovano. Vogliamo
privilegiare l’educazione di strada, della piazza, del muretto, etc…
9. La
nostra azione educativa è al servizio delle città dove siamo presenti.
Collaboriamo con tutti coloro che hanno a cuore la salvezza della gioventù.
10. Vogliamo
servire la Chiesa mettendoci a disposizione della pastorale giovanile e
familiare delle diocesi e delle parrocchie, in piena collaborazione con il
Vescovo e i sacerdoti.
11. La
nostra donazione alla missione giovanile non pregiudica né sullo stato di
vita personale né sulla scelta professionale. Possono far parte della
comunità sia celibi (laici e sacerdoti) uomini e donne, che sposati.
12. Chiamandoci
alla vita consacrata il Signore ci invita a pregare incessantemente per
mantenerci saldi e radicati in Lui. Siamo consapevoli che solo l’intimità
con Dio Trinità, fonte di ogni bene, può permetterci una fedeltà creativa e
crescente alla nostra donazione e missione.
13. Una
vita spirituale profonda riteniamo sia fondamentale per il nostro
apostolato. Sappiamo che essere apostoli dei giovani è possibile solo se c’è
una forte vita di preghiera. Vogliamo vivere l’unità tra azione e
contemplazione, poiché solamente così possiamo integrare fede e vita,
missione e vita interiore.
14. L’Eucarestia
è il centro della nostra vita e della nostra giornata. E’ fondamentale per
noi partecipare alla messa quotidiana, possibilmente all’inizio della
giornata per comunicarci col corpo e sangue di Cristo, fonte di energia e di
amore e da lui attingere forza per il nuovo giorno.
15. Particolare
importanza diamo alla parola di Dio che illumina giorno per giorno i nostri
passi e ci dà forza. La meditazione sulla Parola e la lettura di buoni libri
è per noi un altro momento fondamentale.
16. La
nostra preghiera è semplice e gioiosa. La preghiera comune scandisce la
giornata: lodi mattutine e vespri serali, preghiera prima di consumare i
pasti, preghiera prima dei viaggi missionari, etc… La preghiera personale
poi accompagna tutti i momenti della giornata sotto forma di preghiera
vitale.
17. La
consapevolezza della nostra fragilità e del fango che siamo ci invita ad una
continua conversione. Attraverso l’esame di coscienza quotidiano, la
correzione fraterna e il sacramento della riconciliazione vogliamo vivere in
costante atteggiamento penitenziale.
18. La
spiritualità dell’Oasi vogliamo che sia la spiritualità della gioia e della
festa. E’ attraverso il volto sereno e il sorriso che vogliamo trasmettere
quella speranza che ci abita e raggiungere quei giovani che spesso vivono
nella tristezza e nella noia. La festa, la musica e l’animazione ci
permettono di raggiungere i giovani e parlare la loro lingua.
19. La
Comunità vive ogni mese il suo ritiro spirituale e ogni anno i suoi esercizi
spirituali.
20. Nella
nostra spiritualità occupa un posto importante l’amore a Maria Ausiliatrice
nostra mamma che intercede per noi e per i nostri ragazzi:
basta che un giovane entri nella nostra casa
che subito Maria lo prende sotto la sua speciale protezionE
21. Don
Bosco è per la nostra comunità padre maestro amico, modello e protettore.
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