BRICIOLE DI SAGGEZZA... una coccola al giorno toglie lo psicologo di torno!
|
CERCA TE STESSO
Chi non conosce Se Stesso,
è Perduto.
Gandhi
POTENDO RIVIVERE LA MIA VITA
Potendo rivivere la mia vita,
avrei parlato meno e ascoltato
di piu’.
Non avrei rinunciato a invitare a cena gli amici
soltanto perche’ il mio tappeto aveva qualche macchia
e la fodera del divano era stinta.
Avrei mangiato briciolosi panini nel salotto buono
e mi sarei preoccupata molto meno dello sporco
prodotto dal caminetto acceso.
Avrei trovato il tempo di ascoltare il nonno
quando rievocava gli anni della sua giovinezza.
Non avrei mai preteso, in un giorno d’estate,
che i finestrini della macchina fossero alzati
perche’ avevo appena fatto la messa in piega.
Non avrei lasciato che la candela a forma di rosa si sciogliesse,
dimenticata nello sgabuzzino.
L’’ avrei consumata io a forza di accenderla.
Mi sarei stesa sul prato con i bambini
senza badare alle macchie d’erba sui vestiti.
Avrei pianto e riso di meno guardando la televisione
e di piu’ osservando la vita.
Avrei condiviso maggiormente le responsabilita’ di mio marito.
Mi sarei messa a letto quando stavo male,
invece di andare febbricitante al lavoro
quasi che, mancando io dall’ufficio,
il mondo si sarebbe fermato.
Invece di non veder l’’ ora
che finissero i nove mesi della gravidanza,
ne avrei amato ogni attimo,
consapevole del fatto che la cosa stupenda
che mi viveva dentro era la mia unica occasione
di collaborare con Dio alla realizzazione di un miracolo.
A mio figlio che mi baciava con trasporto
non avrei detto: “Su, su, basta. Va’ a lavarti che la cena e’ pronta”.
Avrei detto piu’ spesso: «Ti voglio bene»
e meno spesso «Mi dispiace» ...
ma sopratutto, potendo ricominciare tutto daccapo,
mi impadronirei di ogni minuto ...
lo guarderei fino a vederlo veramente...
lo vivrei... e non lo restituirei mai piu’.
(Emma Bomberck)
VIVERE TRE VOLTE
Avremmo bisogno di tre vite:
una per sbagliare
una per riparare gli errori
e una per riassaporare il tutto
PRIMA DI TUTTO
Prima di tutto decidi chi vuoi essere
poi pensa a tutto il resto
(Alan Watts)
REGALA CIO' CHE NON
HAI...
Occupati dei guai,
dei problemi del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.
Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
"Ecco, quello che non ho te lo dono".
Questo è il tuo paradosso.
Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua
nella misura in cui
l'avrai regalata agli altri.
(Alessandro Manzoni)
"Chi segue
il cammino... |
|
...della Verità non inciampa" |
|
CONSAPEVOLEZZA
Tre sono le vie che conducono alla saggezza:
Consapevolezza, Consapevolezza e Consapevolezza
Buddha
CHI MUORE?
Muore
lentamente chi si trasforma in schiavo dell'abitudine,
ripetendo tutti i giorni gli stessi percorsi;
chi non cambia stile, non rischia di vestire un colore nuovo
e non parla agli sconosciuti.
Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru.
Muore
lentamente chi evita la passione,
chi preferisce il nero sul bianco
e i puntini sulle "i" ad un vortice di emozioni,
quelle che giustamente liberano la luce degli occhi,
i sorrisi tra gli sbadigli,
i cuori da inciampi e tristezze.
Muore
lentamente chi non gira il tavolo
Quando si sente infelice nel lavoro,
chi non rischia il certo per l'incerto per andare dietro ad un sogno;
chi non si permette almeno una volta nella vita,
fuggire dai consigli sensati.
Muore lentamente chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova simpatia per se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amore di sé,
chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente,
chi passa i giorni lamentandosi della sua cattiva sorte
o della pioggia incessante.
Muore
lentamente,
chi abbandona un progetto prima di cominciarlo,
non chiede qualcosa che non conosce
o non risponde quando gli chiedono qualcosa che sa.
Evitiamo la morte a quote lente,
ricordandoci sempre che essere vivi
esige uno sforzo più grande del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza
Farà sì che conquistiamo una splendida felicità.
(Pablo Neruda)
LA VERA JIHAD
La più eccellente jihad (la lotta per raggiungere Allah) è quella per
conquistare se stessi.
Maometto
UN AMICO FEDELE
Un amico fedele
è un balsamo nella vita,
è la più sicura protezione.
Potrai raccogliere tesori d'ogni genere
ma nulla vale quanto un amico sincero.
Al solo vederlo, l'amico suscita nel cuore
una gioia che si diffonde in tutto l'essere.
Con lui si vive una unione profonda
che dona all'animo gioia inesprimibile.
Il suo ricordo ridesta la nostra mente
e la libera da molte preoccupazioni.
Queste parole hanno senso
solo per chi ha un vero amico;
per chi, pur incontrandolo tutti i giorni,
non ne avrebbe mai abbastanza
San Giovanni Crisostomo
LA SAGGEZZA
La saggezza non è più saggezza quando
diviene troppo orgogliosa per piangere, troppo grave per ridere,
e troppo piena di sé per chiedere aiuto.
Kahlil Gibran
LUCE
Ognuno deve diventare "luce" per se stesso e per l'umanità.
Krishnamurti
LA VERA CONOSCENZA
Quando abbiamo oltrepassato il sapere, sotto le varie sue forme, abbiamo allora
la vera conoscenza.
La ragione è il miglior aiuto; la ragione è il più grande ostacolo.
Aurobindo
LA SAGGEZZA
La saggezza assomiglia alla linea
dell'orizzonte: più ci si avvicina ad essa e più retrocede.
Inayat Khan
TUTTO IN UNO
Se vuoi sbarazzarti di ciò
che è falso e ritornare a ciò che è vero,
concentrati e acquieta la tua mente meditando.
Sé ed altro, l'ottenebrato e il santo, sono tutti in uno.
Bodhidharma
LA MEDICINA
La medicina è in te, e non
la usi, la malattia viene da te stesso e non te ne accorgi .
Hazrat Alì
TUTTO E' UNO
Tutte le cose erano
insieme.
Poi arrivò la mente che le divise e le dispose in ordine.
Anassagora
MENTE UNICA
Nella tua vita quotidiana:
Quando cammini, cammina con mente unica;
quando dormi, dormi con mente unica.
Qualsiasi cosa tu faccia, fallo con mente unica,
senza secondi fini, senza distrazioni esterne, senza stare a pensarci su.
Questa è educazione di sé.
Maestro Sheng-yen
LA DANZA DELLA VITA
Perchè non provi a danzare sotto la pioggia
anzichè aspettare che arrivi il sereno?
(Osho)
CONSIGLI
Non è conveniente dare consigli
se l'altro noin ce li ha chiesti
(Paul Freire)
AL BIVIO
Nei più importanti bivi della vita
ho sempre trovato poca segnaletica
(Sam Horn)
LA RABBIA
Quando qualcuno vi fa
arrabbiare,
è come se vi avessero scagliato una freccia al cuore.
Ma non vi ha colpito, e giace a terra, ai vostri piedi.
Allora voi la raccogliete e vi colpite da soli
ancora e ancora, ripetutamente.
Questo è ciò che accade con
la rabbia.
Qualunque cosa nella vita può essere causa di lite,
ma la scelta di arrabbiarsi o meno, è solo nostra.
Chakdud Rinpoche
CONSAPEVOLEZZA E CALMA
Sapendo che l'altra persona
è in collera,
colui che rimane consapevole e calmo
agisce per il proprio bene
ed anche per il bene altrui.
Samyutta Nikaya
COMPASSIONE
Se vuoi che gli altri siano
felici, pratica la compassione.
Se vuoi essere felice tu, pratica la compassione.
XIV Dalai Lama
LA MEDITAZIONE
Pratica regolarmente e con
pazienza, senza grandi ed immediate aspettative.
Dovresti capire che la meditazione non è un "metodo".
La meditazione è avere una mente chiara, essere consapevoli momento dopo
momento.
I metodi, le tecniche, possono aiutarci ad essere consapevoli, ma se ci
attacchiamo ad essi,
questi diventano un'ossessione e fonte di problemi.
Nella vita di tutti i giorni, osserva le tue azioni, come comunichi, i tuoi
sentimenti,
le tue sensazioni e i tuoi pensieri con chiarezza e oggettività, senza
resistenze o attaccamento.
Sii consapevole dei tuoi stati mentali, siano essi piacevoli o spiacevoli.
Tae Hye Sunim
VERA PACE
La vera pace sorgerà
spontaneamente
quando la tua mente sarà libera da ogni attaccamento.
Quando sarai consapevole che gli oggetti del mondo
non possono darti ciò che vuoi veramente.
Theragatha
DIMENTICARE SE STESSI
Tutti gli esseri viventi
hanno preoccupazioni perché sono attaccati a loro stessi.
Sono egocentrici e pensano a sé stessi come a ciò che vi è di più
importante.
Questo non solo li fa soffrire, ma rende infelici anche coloro che vivono
accanto a loro.
Solo dimenticando sé stessi
è possibile creare equilibrio nel corpo e nella mente
ed una positiva attitudine alla propria formazione spirituale.
Maestro Cheng Yen
VUOTO
La salute è quel vuoto che rimane dopo che siamo guariti dalle cosiddette nevrosi
(Rollo May)
NAVIGARE DA SOLI
Non si cresce senza rischiare, senza mettersi alla prova, senza provare a navigare da soli
(M. Heidegger)
LO SPECCHIO
Che colpa ne
ha lo specchio
se il tuo naso è storto?
(Gogol)
L'ACQUA E LA NAVE
E' la medesima acqua che può sostenere o far affondare una nave!
(Proverbio Cinese)
IL DIAVOLO
Il Diavolo è l’arroganza dello
spirito, la fede senza sorriso, chi ostenta verità senza avere mai dubbi.
(Umberto Eco)
LEGGERE
Un uomo che legge ne vale due.
(Valentino Bompiani)
LEGGERE PER VIVERE
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi.
No, leggete per vivere!
(Gustave Flaubert)
ANCORA LEGGERE
I libri non si consigliano, se non ai principianti...
Ognuno deve trovare le proprie letture con quell'istinto, che − nel lettore abituale − diventa quasi sempre infallibile.
(Paolo Boncinelli)
ESITARE
Esitare va benissimo, se poi fai quello che devi fare.
(Bertold Brecht )
SIAMO
CAMBIATI
Niente come tornare
in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.
(Nelson Mandela)
IL SORRISO
Il posto più sicuro che conosco per nascondere le cose è il sorriso.
(Alda Merini)
LO SPECCHIO DELLA VITA
Ogni cosa nella nostra vita
riflette il punto in cui ci troviamo nel processo di maturazione,
unificazione ed equilibrio.
Possiamo usare tutto ciò che accade esternamente
come uno specchio che ci aiuta a vedere quelle aree dentro di noi che hanno
più bisogno di cure per maturare.
Ogni qualvolta abbiamo un
problema, soprattutto se si tratta di un problema cronico e ricorrente,
si
tratta sempre di una freccia che punta verso un qualche aspetto della nostra
psiche, al quale dobbiamo rivolgere maggiore consapevolezza.
Se accettiamo il principio
che la vita cerca sempre di insegnarci esattamente ciò che abbiamo bisogno
di imparare,
possiamo vedere tutto quello che ci accade come un dono.
Perfino le esperienze che sono spiacevoli e dolorose, contengono
un'importante chiave per la nostra guarigione, completezza e prosperità.
Possiamo avere delle
difficoltà a capire cosa lo specchio della vita stia cercando di mostrarci,
ma se domandiamo con sincerità di conoscere il dono nascosto in ogni
esperienza,
questo ci sarà rivelato, in un modo o nell'altro.
(Shakti Gawain)
CIO' CHE ABBIAMO IMPARATO
Ci vuole tutta una vita per apprendere ciò
che abbiamo imparato
(Celano)
IL PUNTO FOCALE
Il genio non
ha maggior luce di qualsiasi onest'uomo
ma è capace di concentrare questa luce su un punto focale.
(Ludwig Wittgenstein)
CHI NON HA
FERMA VOLONTA’
CHI NON HA FERMA VOLONTA’, SARA’
SEMPRE SCHIAVO,
SEMPRE SCHIAVO, SARA’ SCHIAVO ETERNAMENTE!
................................................................................
IO SONO PER I COMBATTIVI, PER QUELLI CHE IL MONDO SI SON MESSI A RIFARE,
PER QUELLI CHE TUTTA L’UMANITA’ PER I CAPELLI TIRANO FUORI
DALL’IGNORANZA E DALLA MENZOGNA, SIA PURE IN MANIERA POCO GENTILE
(Eutushenko)
LA PACE INTERIORE
Vuoi salvare il mondo? Non è
facendoti re o generale o politico.
Trova la pace interiore e moltitudini si salveranno al tuo fianco.
(Serafino di Sarov)
IL DONO DI NOZZE DA PARTE DI DIO
"La creatura che hai al fianco è mia. Io l'ho
creata .
Io le ho voluto bene da sempre, prima di te e più di te.
Per lei non ho esitato a dare la mia vita. Te la affido.
La prendi dalle mie mani e ne diventi responsabile.
Quando l'hai incontrata l'hai trovata amabile e bella.
Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza,
è il mio cuore che ha messo in lei tenerezza ed amore,
è la mia sapienza che ha formato la sua sensibilità ,
la sua intelligenza e tutte le qualità che hai trovato in lei.
Ma non puoi limitarti a godere del suo fascino.
Devi impegnarti a rispondere ai suoi bisogni, ai suoi desideri .
Ha bisogno di serenità e di gioia, di affetto e di tenerezza,
di piacere e di divertimento, di accoglienza e di dialogo,
di rapporti umani, di soddisfazione nel lavoro, e di tante altre cose.
Ma ricorda che ha bisogno soprattutto di Me.
Sono Io, e non tu, il principio, il fine, il destino di tutta la sua vita.
Aiutala ad incontrarmi nella preghiera , nella Parola ,
nel perdono, nella speranza . Abbi fiducia in Me.
La ameremo insieme. Io la amo da sempre.
Tu hai cominciato ad amarla da qualche anno,
da quando vi siete innamorati .
Sono Io che ho messo nel tuo cuore l'amore per lei.
Era il modo più bello per dirti "Ecco te l'affido
Gioisci della sua bellezza e delle sue qualità"
Con le parole "Prometto di esserti fedele, di amarti e
rispettarti per tutta la vita"
è come se mi rispondessi che sei felice di accoglierla
nella tua vita e di prenderti cura di lei.
Da quel momento siamo in due ad amarla.
Anzi Io ti rendo capace di amarla "da Dio",
regalandoti un supplemento di amore
che trasforma il tuo amore di creatura e lo rende simile al mio.
E' il mio dono di nozze: la grazia del sacramento del matrimonio.
Io sarò sempre con voi e farò di voi gli strumenti del mio amore e
della mia tenerezza:
continuerò ad amarvi attraverso i vostri gesti d'amore"
(Anonimo)
LIBERO
Per il cristiano, l'uomo non
nasce libero. Nasce libero di diventare libero.
(Jacques Maritain)
UOMINI
PRIMITIVI
Ogni secolo produce i
suoi propri uomini primitivi.
(Karl Marx)
FELICITA'
Lo so che è difficile trovare la felicità dentro di sè
ma è impossibile trovarla in qualsiasi altro posto!
(Barbara Williams)
IL SENSO DI UNA VITA
Fare errori è naturale, andarsene senza
averli capiti vanifica il senso di una vita.
(Susanna Tamaro)
CRITICA CONTINUA
Se osservate con attenzione quelli che non
sanno lodare ma che biasimano sempre,
che non sono mai contenti di nessuno e si lamentano,
vi accorgerete che sono gli stessi di cui nessuno è mai contento
(La Bruyere)
COME NON ESSERE FELICI
Non pensiamo quasi mai al presente, o, se ci pensiamo, è solo per prenderne lume
al fine di predisporre l’avvenire.
Il presente non è mai il nostro fine ; il
passato e il presente sono i nostri mezzi ; solo l’avvenire è il nostro fine.
Così non viviamo mai ma speriamo di vivere e, preparandoci sempre ad essere
felici,
è inevitabile che non siamo mai tali.
(Pascal)
L'AMICIZIA
Molte
persone attraverseranno la tua vita.
Ma solo pochi amici lasceranno impronte nel tuo cuore.
Con te stesso, usa di più la testa; con gli altri, usa soprattutto il cuore.
Se qualcuno ti tradisce una volta, e' colpa sua;
se
ti tradisce due volte, e' colpa tua.
I "grandi"
parlano di idee;
i
"mediocri" parlano di eventi;
i
"miseri" parlano di persone.
Chi perde
denaro, perde molto; chi
perde un amico, perde tutto.
Impara
dagli errori fatti dagli altri.
Non
vivrai mai abbastanza per farli tutti da solo.
Tu e io,
amici ....
Tu hai
incontrato un altro amico ....
Poi eravamo in 3 ....
Abbiamo formato un cerchio di amici
Non c'e'
inizio o fine ....
Ieri e'
storia.
Domanmistero.
Oggi e' un regalo.
Tu e io,
amici ....
LO STECCATO DELL'AMICIZIA
C'era una volta un ragazzo con
un brutto carattere.
Un giorno suo padre gli diede un sacchetto di chiodi
e gli disse di piantarne uno nello steccato del giardino
ogni volta che avesse perso la pazienza e litigato con qualcuno.
Il primo giorno il ragazzo piantò 37 chiodi nello steccato.
Nelle settimane seguenti, imparò a controllarsi e il numero di
chiodi piantati nello steccato diminuì giorno per giorno:
aveva scoperto che era più facile controllarsi che piantare i chiodi.
Finalmente arrivò un giorno in cui il ragazzo non piantò alcun chiodo nello
steccato.
Allora andò dal padre e gli disse che per quel giorno non aveva piantato
alcun chiodo.
Il padre allora gli disse di levare un chiodo dallo steccato per ogni giorno
in cui non aveva perso la pazienza e litigato con qualcuno.
I giorni passarono e finalmente il ragazzo potè dire al padre che aveva
levato tutti i chiodi dallo steccato.
Il padre portò il ragazzo davanti allo steccato e gli disse:
"Figlio mio, bravo, ti sei comportato bene, ma guarda quanti buchi ci sono
nello steccato.
Lo steccato non sarà mai più come prima.
Quando litighi con qualcuno e gli dici qualcosa di brutto, gli lasci una
ferita come queste.
Puoi piantare un coltello in un uomo, e poi levarlo, ma rimarrà sempre
una ferita.
Non importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà."
Una ferita verbale fa male quanto una fisica.
Gli amici sono gioielli rari, ti fanno sorridere e ti incoraggiano.
Sono pronti ad ascoltarti quando ne hai bisogno, ti sostengono e ti aprono
il loro cuore.
Saluti e Pace a te, mio carissimo Amico.
Se puoi perdonami per i buchi che ho lasciato nel tuo steccato!
LEGGERE PER...
È meglio non saper né leggere né scrivere che saper leggere e scrivere, e non esser capaci d’altro.
(William Hazlitt)
AMARE E LEGGERE
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
(Daniel Pennac)
LEGGERE PER VIVERE MEGLIO
Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.
(Michel Houellebecq)
ABBIAMO BISOGNO DI AMICI
Abbiamo
bisogno di amici.
Gli amici ci accompagnano e ci guidano, si prendono cura di noi, si
accostano a noi con amore, ci consolano nel tempo del dolore, e se ci
trattano male è per rivelarci pezzi di verità, altrimenti oscura.
Anche se parliamo di «farci degli amici», gli amici non si possono fare. Gli
amici sono un dono di Dio.
E’ Dio che ci dà gli amici di cui abbiamo bisogno, quando ne abbiamo
bisogno,
se confidiamo totalmente nel suo Amore e nella sua Provvidenza.
Quando ci accorgiamo che il Cielo ha inviato un nuovo amico a scaldare le
stagioni fredde della nostra vita, accogliamolo con immensa riconoscenza e
custodiamolo come la pupilla dei nostri occhi.
E se l’amico è infedele e distratto… lasciamolo perdere, non viene dal
Cielo.
L’amicizia è esigente come esigente è colui che l’ha creata.
Ma attenti… gli amici non devono sostituire Dio, anche perché non
potrebbero!
Non possono colmare le voragini di solitudine che Dio ha inscritto nel
nostro cuore.
E poi gli amici hanno dei limiti e delle debolezze come noi.
Il loro amore non è mai perfetto, non è mai completo.
Nei loro limiti essi possono però essere dei segnali posti lungo il cammino
verso quell'Amore illimitato e incondizionato di Dio.
Godiamo degli amici che Dio ha mandato sul nostro cammino…
e Ringraziamo!
(Henri J.M. Nouwen)
EDUCARE
Educare i figli degli altri è facilissimo.
Difficilissimo è educare i propri figli.
(Giovanni Guareschi)
FISSAZIONE
Se l’unico
attrezzo di cui disponi è un martello, finisci per vedere tutti i problemi
come se fossero chiodi
(A: Maslow)
INGANNO
Il modo più
sicuro di restar ingannati è credersi più furbi degli altri.
(La
Rochefoucauld)
GIOVANE
Non
ridere delle continue metamorfosi di un giovane:
sta provando un volto dopo l'altro, finchè non avrà trovato il suo.
(Smith Logan Pearsahl)
COME TU SEI... COS'I' E' IL
MONDO
"Chi sono io?"
Chiese
un giovane ad un maestro di spiritualità.
"Te
lo spiego con una piccola storia"
rispose il saggio.
Un giorno, dalle mura di una città, verso il
tramonto si videro sulla linea dell'orizzonte
due persone che si abbracciavano.
"Sono
un papà e una mamma",
pensò una bambina innocente.
"Sono
due amanti",
pensò un uomo dal cuore torbido.
"Sono
due amici che s'incontrano dopo molti anni",
pensò un uomo solo.
"Sono
due mercanti che hanno concluso un buon affare",
pensò un uomo avido di denaro.
"E'
un padre che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra",
pensò una donna dall'anima tenera.
"E'
una figlia che abbraccia il padre di ritorno da un viaggio",
pensò un uomo addolorato per la morte di una
figlia.
"Sono
due innamorati",
pensò una ragazza che sognava l'amore.
"Sono
due uomini che lottano all'ultimo sangue",
pensò un assassino.
"Chissà
perché si abbracciano",
pensò un uomo dal cuore arido.
"Che
bello vedere due persone che si abbracciano",
pensò un uomo di Dio.
"Ogni pensiero",
concluse il maestro,
" rivela a te stesso quello che sei."
Esamina di frequente i tuoi pensieri: ti
possono dire molte più cose su di te di qualsiasi maestro.
(Yogananda)
UNA GRANDE
IDEA
Quando qualcuno ha una grande idea di se
stesso,
puoi star certo che quella è l’unica idea che ha
(Anonimo)
ESEMPIO
Se cerchi di migliorare una persona dando
buon esempio, ne migliorerai due;
se cerchi di migliorare qualcuno senza dare buon esempio, non migliorerai
nessuno.
(Blaise Pascal)
NON SEI TORNATO...
Ricordi il giorno che presi a prestito la tua
macchina nuova e la tamponai?
Credevo che mi avresti ammazzata, ma tu non
l'hai fatto.
E ricordi quella volta che ti trascinai alla
spiaggia, e tu dicevi che sarebbe piovuto, e piovve?
Credevo che avresti esclamato: "Te l'avevo
detto!". Ma tu non l'hai fatto.
Ricordi quella volta che civettavo con tutti per
farti ingelosire, e ti arrabbiasti?
Credevo che mi avresti lasciata, ma tu non l'hai
fatto.
Ricordi quella volta che rovesciai la torta di
fragole sul tappetino della tua macchina?
Credevo che saresti andato su tutte le furie, ma
tu non l'hai fatto.
E ricordi quella volta che dimenticai di dirti
che la festa era in abito da sera e ti presentasti in jeans?
Credevo che mi avresti mollata, ma tu non l'hai
fatto.
Sì, ci sono tante cose che non hai fatto.
Avevi pazienza con me, mi amavi, mi proteggevi.
C'erano tante cose volevo farmi perdonare al tuo
ritorno dal Vietnam.
Ma tu non sei tornato…
ECCEZIONE
Molti fanno le regole per gli altri e le
eccezioni per loro
(Lemesle)
IMBECILLITA’
Per farsi un'idea dell'infinito, basta
pensare all’imbecillità umana
(Cartesio)
PROGETTO
Nella vita ci sono momenti in cui ogni uomo avverte che un
progetto guida la sua esistenza
e che non è suo, ma lo affascina come se fosse stato lui ad inventarlo
(Paul De Lagarde)
EVANGELIZZAZIONE
Il Cristo ha ordinato di andare a cercare la
centesima pecora che si fosse perduta.
Ma quando sono le novantanove che mancano, non è di esse che innanzitutto
bisogna preoccuparsi?
( A. Solzenitsyn)
FRANCHEZZA
La
franchezza non consiste nel dire tutto, ma nel dire il vero
(William
Shakespeare)
IL FUTURO DELL'UMANITA'
Pensa a far bene quello che stai facendo. Il
futuro dell’umanità dipende da questo.
(Abrham Heschel)
INGORDIGIA
L'ingordigia
è un rifugio emotivo: è un segno che qualcosa ci sta divorando.
(F. Vries)
CHI E' IL CRETINO?
Non
discutere mai con un cretino.
Gli altri potrebbero non accorgersi della differenza.
(Arthur Block)
ACQUA STAGNANTE
Chi non cambia mai opinione è come l’acqua
stagnante: dà vita a rettili mentali.
(W. Blake)
INCOMPRENSIONE
Gli uomini che si ritengono incompresi,
di solito sono quelli che non hanno fatto alcun tentativo per comprendere
gli altri.
(John Steinbeck)
MORALE
Bisogna incontrare l'amore prima di aver
incontrato la morale;
altrimenti, che strazio...
(Albert Camus)
I VERI NEMICI
I nemici non sono quelli che ci odiano, ma
quelli che noi odiamo.
(D. Runes)
UN NOME NUOVO
Gli uomini sono tanto sciocchi che, dando un nome nuovo ad
una cosa vecchia,
credono di aver pensato una cosa nuova.
(Remy de Gourmont)
PERSONAGGI
Molti ci paiono grandi personaggi, finché non
si abbia occasione di conoscerli da vicino
(Gracin Baltasar)
LA SCALA
Un bambino giocava a "fare il prete" insieme ad un coetaneo, sulle
scale della sua casa.
Tutto andò bene finché il suo piccolo amico, stufo di
fare solo il chierichetto,
salì su un gradino più alto e cominciò a
predicare.
Il bambino naturalmente lo rimproverò bruscamente:
"Posso predicare
soltanto io! Tu non puoi predicare! Tocca a me! Rovini il gioco, sei
cattivo!".
Richiamata dagli strilli, intervenne la mamma e spiegò al bambino
che per
dovere di ospitalità doveva permettere all'altro di predicare.
A questo punto il bambino si imbronciò per un attimo, poi
illuminandosi salì sul gradino più alto e rispose:
"Va bene, lui può
continuare a predicare, ma io farò Dio".
Se pensi che il mondo è fatto a scale,
passi il tempo a sgomitare sui gradini,
cercando di salire un po' più in
alto.
(Bruno
Ferrero)
ADESSO
SEGUIRTI E’ FACILE
Un vecchio pellegrino percorreva nel
cuore dell'inverno il cammino
che porta alle montagne dell'Himalaya, quando
cominciò a piovere.
Il custode della locanda gli disse: "Come farai, buon
uomo, ad arrivare fin lassù con questo tempaccio?"
Il vecchio rispose
allegramente: "Il mio cuore è già arrivato, seguirlo è facile per l'altra
parte di me".
(A. De Mello)
TUTTO PASSA
Un anziano mandarino cinese, durante la
minore età del giovane imperatore, governò il paese al suo posto.
Quando il sovrano divenne maggiorenne il vecchio gli restituì l’anello,
segno del potere, e gli disse:
"Su questo anello ho fatto incidere un’iscrizione che potrà esservi utile.
Deve essere letta in tempi di pericolo, dubbio e sconfitta, ma anche in
tempi di conquista, trionfo e gloria".
L’iscrizione diceva: "Anche questo passerà".
SE...
Se
riesci a mantenere la calma quando tutti attorno a te la stanno perdendo;
Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te tenendo nel
giusto conto il loro dubitare;
Se sai aspettare senza stancarti di aspettare o essendo calunniato non
rispondere con calunnie
o essendo odiato non dare spazio all'odio senza tuttavia sembrare troppo
buono ne' parlare troppo da saggio;
Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;
Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due
impostori allo stesso modo;
Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto,
distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per ingenui;
Se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita distrutte
e umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;
Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie e rischiarla in un solo colpo a
testa o croce, e perdere,
e ricominciare dall'inizio senza mai lasciarti sfuggire una sola parola su
quello che hai perso;
Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti
anche dopo molto tempo che non te li senti più e così resistere quando in te
non c’è più nulla
tranne la volontà che dice loro: <<Resistete!>>;
Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà
o passeggiare con i re senza perdere il tuo comportamento normale;
Se non possono ferirti nè i nemici nè gli amici più cari;
Se tutti gli uomini per te contano, ma nessuno troppo;
Se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che
passa:
tua è la Terra e tutto ciò che è in essa e - quel che più conta - sarai un
Uomo!
(Rudyard Kipling)
BRICIOLE DI SPIRITUALITA'
QUANDO DIO CHIEDE
Quando l'uomo chiede è sempre per ricevere;
quando Dio chiede è sempre per donare.
Anonimo
UOMO DI
PACE
Un uomo di pace fa molto più bene di un uomo colto.
Tommaso da Kempis
IL VERO
CREDENTE
Nessuno di voi è un
vero credente se non desidera per suo fratello ciò che desidera per se
stesso".
Maometto
IL DONO DI NOZZE DA PARTE DI DIO
La creatura che hai al fianco è mia. Io l'ho
creata .
Io le ho voluto bene da sempre, prima di te e più di te.
Per lei non ho esitato a dare la mia vita. Te la affido.
La prendi dalle mie mani e ne diventi responsabile.
Quando l'hai incontrata l'hai trovata amabile e bella.
Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza,
è il mio cuore che ha messo in lei tenerezza ed amore,
è la mia sapienza che ha formato la sua sensibilità ,
la sua intelligenza e tutte le qualità che hai trovato in lei.
Ma non puoi limitarti a godere del suo fascino.
Devi impegnarti a rispondere ai suoi bisogni, ai suoi desideri .
Ha bisogno di serenità e di gioia, di affetto e di tenerezza,
di piacere e di divertimento, di accoglienza e di dialogo,
di rapporti umani, di soddisfazione nel lavoro, e di tante altre cose.
Ma ricorda che ha bisogno soprattutto di Me.
Sono Io, e non tu, il principio, il fine, il destino di tutta la sua vita.
Aiutala ad incontrarmi nella preghiera , nella Parola ,
nel perdono, nella speranza . Abbi fiducia in Me.
La ameremo insieme. Io la amo da sempre.
Tu hai cominciato ad amarla da qualche anno,
da quando vi siete innamorati .
Sono Io che ho messo nel tuo cuore l'amore per lei.
Era il modo più bello per dirti "Ecco te l'affido
Gioisci della sua bellezza e delle sue qualità"
Con le parole "Prometto di esserti fedele, di amarti e
rispettarti per tutta la vita"
è come se mi rispondessi che sei felice di accoglierla
nella tua vita e di prenderti cura di lei.
Da quel momento siamo in due ad amarla.
Anzi Io ti rendo capace di amarla "da Dio",
regalandoti un supplemento di amore
che trasforma il tuo amore di creatura e lo rende simile al mio.
E' il mio dono di nozze: la grazia del sacramento del matrimonio.
Io sarò sempre con voi e farò di voi gli strumenti del mio amore e
della mia tenerezza:
continuerò ad amarvi attraverso i vostri gesti d'amore
(Anonimo)
IL
VESTITO DI CHI E' NUDO
Il pane che
a voi sopravanza è il pane dell’affamato.
Il vestito appeso nel vostro armadio è il vestito di chi è nudo.
Le scarpe che voi non portate sono le scarpe di chi è scalzo.
Il denaro che tenete nascosto è il denaro del povero.
Le opere di carità che voi non compite sono altrettante ingiustizie che voi
commettete.
(S. Basilio)
LA CASSAFORTE
DI CRISTO
La mano del Povero è la
cassaforte di Cristo...
(S. Pier Crisologo)
PAZIENZA E
FEDELTA'
È nella pazienza che Dio vuole
maturare la nostra speranza.
Dio non delude mai coloro che si affidano a Lui,
ma vuole che cresca ogni giorno nella pazienza la nostra capacità di
accogliere il dono che Lui sta per fare.
Se Egli rispondesse subito alla preghiera, poco grande sarebbe il suo dono;
il premio di Dio è misurato da questa lunga pazienza che matura l'uomo che
rimane fedele.
(Divo Barsotti)
SCEGLIERE I POVERI
Quando
si è fatta la scelta dei poveri si è due volte sicuri di aver fatto una
buona scelta.
Abbiamo scelto come Gesù. E abbiamo scelto Gesù.
(Henri de Lubac)
NON PREOCCUPARTI
Chi ti dà il
giorno ti dà anche il necessario per il giorno.
(San Gregorio di Nissa)
GENEROSITA’ DI DIO
Non vediamo
il bene che Dio ci fa perché non smette mai di farcene.
Niente colpisce meno la coscienza di un bene continuamente offerto.
(Gustave
Thibon)
MESSAGGIO DI TENEREZZA
Questa notte no fatto un sogno,
ho sognato che camminavo sulla sabbia accompagnato dal Signore
e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita,
apparivano orme sulla sabbia: una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finchè tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi posti c'era solo un'orma...
Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia, di maggiore paura e di maggior dolore...
Ho domandato, allora:
"Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia
vita,
ma perchè mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori?".
Ed il Signore rispose:
"Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te durante tutta la
camminata
e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo, e non ti ho lasciato....
i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui io ti ho portato in braccio".
Grazie don Ilari
CARITA’
Un vescovo, morendo, aveva lasciato tutti i
suoi averi alla Chiesa,
ma la sorella reclamava l'eredità per sé.
Si chiese a S. Ambrogio di fare da giudice nella disputa
e il vescovo decise che l'eredità spettava alla sorella.
A chi gli faceva osservare che la Chiesa ci avrebbe perduto, rispondeva:
"No, la Chiesa non perde mai quando a guadagnarci è la carità".
NON SIAMO
SOLI
Non saremo mai soli, finché ci sarà un
tabernacolo sulla terra.
(Chiara Lubich)
TARDI TI AMAI...
Tardi Ti amai,
o bellezza tanto antica e tanto rara,
tardi Ti amai.
Ed ecco, Tu eri dentro di me ed io fuori
e lì Ti cercavo, gettandomi, deforme,
su queste belle forme create da Te.
Tu eri con me,
ma io non ero con Te:
mi tenevano lontano le creature,
che, se non fossero in Te, nemmeno sarebbero.
Tu mi hai chiamato,
hai gridato, hai vinta la mia sordità.
Tu hai balenato, hai sfolgorato,
hai dissipato la mia cecità.
Hai sparso il tuo profumo,
io l'ho respirato e ora anelo a Te.
Ti ho gustato e ora ho fame e sete.
Mi hai toccato ed ora ardo
dal desiderio della tua pace.
(Sant'Agostino)
CIO' CHE
DIO VUOLE E' PER IL MEGLIO...
Un re del
tempo antico aveva un ministro molto saggio che, qualunque cosa accadesse,
sentenziava:" Ciò che Dio vuole è per il meglio!" Questa esclamazione non
sempre riscuoteva l'approvazione del re che non aveva la stessa fede in Dio
del suo saggio ministro. Una volta il re rimase ferito in battaglia e anche
in quell'occasione il ministro sentenziò, come sempre:" Ciò che Dio vuole
è per il meglio!"
Questa volta il re andò su tutte le furie: come osava il ministro dire
una cosa di questo genere, che cosa ci poteva mai essere di buono per lui
nell'esser stato ferito?
E così fece imprigionare il ministro che accettò senza batter ciglio quell'ingiusta
punizione con la solita esclamazione: "Ciò che Dio vuole è per il meglio!".
Vinta la guerra il re tornò al suo passatempo preferito: la caccia. Proprio
durante una battuta di caccia, mentre cavalcava nella foresta, alquanto
lontano dal suo seguito, il re fu improvvisamente circondato da una banda di
briganti, adoratori della dea Kalì, alla quale essi solevano offrire ogni
anno un sacrificio umano.
Destino volle che questa volta la vittima designata fosse il re stesso, che
fu incatenato e portato nel tempio. Ma la vittima sacrificale deve essere
fisicamente perfetta e non presentare menomazioni di sorta, perciò quando il
sacerdote di Kalì si accorse della ferita del re, decretò che questi non era
adatto a essere sacrificato e lo lasciò tornare libero al suo palazzo:
quella ferita gli aveva salvato la vita!
Il re si rese conto che il ministro aveva avuto ragione e lo fece
immediatamente liberare e reintegrare nella sua carica. Quando il ministro
fu alla sua presenza, il re gli raccontò l'accaduto e aggiunse:" La mia
ferita è stata davvero per il meglio, perché grazie a essa sono sfuggito
alla morte, ma che cosa ne hai guadagnato tu, che sei rimasto rinchiuso in
prigione?". Il ministro rispose: "Maestà, se non fossi stato in prigione,
sarei stato accanto a voi nella foresta; i banditi avrebbero catturato anche
me e, dal momento che il mio corpo è intatto, avrebbero sacrificato me al
vostro posto".
Il re ammirò la saggezza del suo ministro e da allora lo tenne nella più
alta considerazione.
(Saggezza Hindù)
PERCHE' SIAMO NATI...
Arriva il momento in cui devi spiegare ai
tuoi figli perché sono nati.
Ed è meraviglioso se allora ne conosci la ragione.
(Henry Scott)
PROVVIDENZA
Chi crede nella Provvidenza non ha fretta
(Primo Mazzolari)
MIRACOLO A LOURDES
Lourdes 1926.
Un giovane infermo, ormai quasi agonizzante, trovò la forza di lanciare un
grido,
quando, essendo passato il Vescovo a benedire con l'Ostensorio
dell'Eucaristia,
non aveva avvertito nessun miglioramento:
"Gesù, figlio di Maria, lo dirò a tua madre che non mi hai guarito!"
Piangeva. Allora il Vescovo, intenerito per quella confidenza di bambino,
tornò indietro e lo benedisse nuovamente con il Santissimo.
Ed ecco il prodigio avvenne, perché il moribondo si alzò in piedi,
come folgorato da una forza superiore, potè camminare,
mentre sulle rive del Gave si levavano esclamazioni di entusiasmo.
Il giovane continuava a gridare: "Gesù, Figlio di Maria, mi hai guarito. Lo
dirò a tua madre".
LA SEDIA
VUOTA
Un uomo
anziano si era ammalato gravemente. Il suo parroco andò a visitarlo a casa.
Appena entrato nella stanza del malato, il parroco notò una sedia vuota,
sistemata in una strana posizione accanto al letto su cui riposava l'anziano
e gli domandò a cosa gli serviva.
L'uomo gli rispose, sorridendo debolmente:
"Immagino che ci sia Gesù seduto su quella sedia, e prima che lei arrivasse
gli stavo parlando...
Per anni avevo trovato estremamente difficile la preghiera,
finchè un amico mi spiegò che la preghiera consiste nel parlare con Gesù.
Così ora immagino Gesù seduto su una sedia di fronte a me e gli parlo e
ascolto cosa dice in risposta.
Da allora non ho più avuto difficoltà nel pregare."
Qualche giorno dopo, la figlia dell'anziano signore si
presentò in canonica
per informare il parroco che suo padre era morto.
Disse: "L'ho lasciato solo per un paio d'ore.
Quando sono tornata nella stanza l'ho trovato morto con la testa appoggiata
sulla sedia vuota
che voleva sempre accanto al suo letto."
LA VIA CRUCIS DI MADRE MAZZARELLO
Maria Domenica Mazzarello, mentre faceva la
via crucis si fermò di fronte alla stazione del Cireneo:
"Se ci fossi stata
io, lì - pensava - sarei corsa ad aiutarlo! Ma non c'ero".
Poi pensò: "Ma il
Signore, non è anche nelle mie suore stanche e malate?".
Lasciò la via
crucis e andò in infermeria.
DAVANTI AL SALVATORE
Mentre San Giovanni Crisostomo stava per
morire in esilio a Cimana, sul mar Morto,
disse a chi lo vegliava: "Datemi gli abiti più belli, perché arriva il
Salvatore che attendo da tutta la vita"
IN MEZZO AI CANTI DI GIOIA DI UNA
MOLTITUDINE IN FESTA...
(SaI. 42,5)
Adoperatevi perchè venga rimosso ogni
ostacolo che vi impedisce di vivere fino in fondo
i misteri gaudiosi del vostro servizio e di essere per tutti sacramento
della festa.
Segno e strumento, cioè, di una letizia pasquale che straripa dalle sponde
dei recinti sacri
e allaga gli spazi profani.
Allora la gente capirà dov’è la fontana da cui attingete le acque della
speranza
e tutti andranno dietro la vostra indicazione,
ad abbeverarsi direttamente alle sorgenti del Salvatore.
GESU' EUCARESTIA
Se, quando era nel mondo, Gesù guariva gli infermi anche con il semplice
tocco delle vesti,
come non pensare che farà miracoli, quando viene dentro di noi,
nella nostra casa, con la Santa Eucaristia?
(S. Teresa di Gesù)
LA NOSTRA
MESSA
Se tu soffri e il tuo soffrire è tale che t’impedisce ogni
attività, ricordati della Messa.
Nella Messa Gesù, oggi come allora, non lavora, non predica:
Gesù si sacrifica per amore.
Nella vita si possono fare tante cose, dire tante parole, ma la voce del
dolore,
magari sorda e sconosciuta gli altri, del dolore offerto per amore,
è la parola più forte, quella che ferisce il Cielo.
Se tu soffri, immergi il tuo dolore nel suo: dì la tua Messa;
e se il mondo non comprende non ti turbare: basta ti capiscano Gesù, Maria,
i santi:
vivi con loro e lascia scorrere il tuo sangue a beneficio dell’umanità: come
Lui.
La Messa! Troppo grande per essere capita!
La sua, la nostra Messa.
(Chiara Lubich)
LA SANTA MESSA
Vale assai più una Messa che tanto lavoro e calcoli di una
settimana.
Tutto deve provenire da lì: oh, benedetto colui che sente Messa ogni giorno!
(San G.B.
Cottolengo)
PERCHE’ IL DIAVOLO NON CANTA
Il diavolo disse ad un uomo sempre allegro:
"Non capisco che cosa ci trovi di bello a cantare!"
L’uomo allegro rispose: "Non capisci perché ti manca una nota: il sì!"
LA GRANDEZZA DEL SILENZIO
Il Silenzio è mitezza:
quando non rispondi alle offese
quando non reclami i tuoi diritti
quando lasci a Dio la difesa del tuo onore
Il Silenzio è magnanimità:
quando non riveli le colpe dei fratelli
quando perdoni senza indagare nel passato
quando invece di condannare intercedi
Il Silenzio è pazienza:
quando soffri senza lamentarti
quando non cerchi consolazioni fuori di Dio
quando non intervieni, ma attendi che il seme germogli
Il Silenzio è umiltà:
quando taci per lasciare emergere i fratelli
quando non chiedi plauso e riconoscimenti
quando lasci che il tuo agire possa essere male interpretato
quando dai ad altri il merito e la gloria dell’impresa
Il Silenzio è fede:
quando taci perché è Lui che agisce
quando rinunci alle voci del mondo
per stare alla sua presenza
quando non cerchi comprensione
perché ti basta essere capito e usato da Lui
Il Silenzio è saggezza:
quando ricorderai che dovremo rendere conto di ogni parola inutile
quando ricorderai che il diavolo è sempre in attesa di una tua parola
imprudente per nuocere e uccidere
Infine il Silenzio è adorazione:
quando abbracci la Croce, senza chiedere il perché
nell’intima certezza che questa è l’unica Via giusta…
(S.Giovanni della Croce)
LA VIRTU' DELL'OBBEDIENZA
Raccontavano
di Abbà Giovanni Nano
che ritiratosi a Scete presso un anziano della Tebaide, venne nel deserto.
Il suo abbà, preso un legno secco, lo piantò e gli disse di innaffiarlo ogni
giorno con un secchio d'acqua, finchè non desse frutto. L'acqua era tanto
lontana che doveva partire alla sera per essere di ritorno al mattino. Dopo
tre anni il legno cominciò a vivere e a dare frutti. L'anziano li colse e li
portò ai fratelli radunati insieme, dicendo; "Prendete, mangiate il frutto
dell'obbedienza".
Si, quei frutti erano nati dall'obbedienza…
LETTERA
DI GESU' PER CHI VUOLE ESSERE AMICO
Carissimo,
so bene che non è sempre
facile essere capaci di vera amicizia nei confronti degli altri.
Il Padre ha fatto te, me, ciascun uomo, con il cuore pieno di un profondo
desiderio di comunione con gli altri. Tanto forte quanto è grande la paura
che ci fa la solitudine; eppure gli uomini finiscono spesso per ferirsi e
farsi dei male, come i porcospini della parabola.
Come mai,
caro amico, è così difficile andare d'accordo? Come mai succede così
spesso che due o più persone, per tanto tempo cosi affiatate, prendano le
distanze l'una dall'altra, per una parola di troppo, per uno sgarbo fatto
con leggerezza?
Se vuoi,
posso darti qualche consiglio. Non lo inventerò per l'occasione, ma ti
ripeto quanto ho detto spesso ai Dodici, lungo le strade della Palestina.
l. Per
prima cosa, bisogna saper «domare» una brutta bestia che tutti gli uomini,
chi più o chi meno, si portano dentro: la spinta a mettersi sempre al
primo posto. Ci piace essere serviti, adulati dagli altri, circondati di
complimenti e di attenzioni... per cui quando qualcuno ci disapprova
reagiamo come bestioline ferite, sbraitando e chiudendo le porte. E così
ci dimentichiamo dell'unica cosa che conta nella vita e che può farci
felici: Amare ed essere Amati. Per questo ai miei discepoli ho detto
spesso (tantissime volte!) che il numero 1 del gruppo è chi sa amare e
servire gli altri e che l'unico «pezzo grosso» tra di noi è chi sa dare la
vita per gli amici...
2. Un
altro consiglio vorrei darti: per essere un buon amico devi imparare a non
chiudere la porta del tuo cuore a nessuno ed essere pronto ad accogliere
tutti.
Pensa ai farisei dei miei tempi: per loro ladri e prostitute erano persone
impure, da cui guardarsi, gente da disprezzare cordialmente perché mai
avrebbero capito e accolto l'insegnamento di Dio. E invece quanti di loro
diventarono miei discepoli! L’altro, chiunque esso sia, è un tesoro
nascosto, tutto da scoprire, pieno di ricchezze, regalategli dal Padre
mio…
3. E infine, caro amico, ricorda sempre che
l’Amicizia è soprattutto Perdono.
Ai miei discepoli,
nell'ultima cena, ho raccomandato due cose: di rimanere uniti a me e di
volersi bene tra di loro: solo così avranno gioia piena e duratura.
Ho impegato anni per far capire che il cuore della legge è il perdono.
Prova anche tu a perdonare, ma veramente, con tutto il cuore.
lo ho fatto così e, insieme con me, tanti altri fratelli.
Iscriviti alla mia scuola del Perdono e vedrai…
Ciao e a
presto!
P.S. Ricordati che Ti Voglio Sempre più
Bene!
With Love... Gesù
LE BEATITUDINI DEI GIOVANI
Beato te che, povero in spirito,
non ti affanni a consumare continuamente come tutti i ragazzi della tua età.
Dio sarà la tua ricchezza
Beato te che, soffrendo per il male che c’è
nel mondo,
ti lasci raggiungere dal dolore degli altri e aiuti chi è nel bisogno.
Dio ti darà la sua consolazione.
Beato te che, avendo un cuore mite,
al male rispondi con il bene e ti sforzi di amare tutti.
Dio ti darà la comunione con lui.
Beato te che, avendo fame e sete di santità,
non ti senti mai sazio di Dio e lo cerchi continuamente.
Dio ti darà la pienezza della vita.
Beato te che sei misericordioso
pronto a perdonare e a fare il primo passo.
Dio sarà generoso nel perdonarti.
Beato te che hai un cuore sincero e
trasparente
incapace di doppiezza e falsità.
Dio ti farà dono della sua presenza.
Beato te che diffondi la pace
e costruisci un ambiente fraterno e solidale.
Dio ti considererà a pieno titolo suo figlio.
Beato te che consideri la sofferenza come
normale compagna di viaggio
e non ti meravigli delle calunnie, fraintendimenti e persecuzioni.
Dio è con te, ti proteggerà e ti difenderà sempre.
COLLOCAZIONE PROVVISORIA
di don Tonino Bello
Nel
duomo vecchio di Molfetta è riposto un grande crocifisso di
terracotta. L’ha donato, qualche anno fa, uno scultore del luogo. Il
parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l’ha addossato
alla parete di un locale della sacrestia e vi ha apposto un
cartoncino con la scritta
“Collocazione Provvisoria”. La
scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione
dell’opera, mi è parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho
pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il
crocifisso di lì, da quella parete nuda, da quella posizione
precaria, con quel cartoncino ingiallito.
Collocazione provvisoria! Penso che non ci sia formula migliore per
definire la croce: la mia, la tua, non solo quella di Cristo.
Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella.
Animo, tu che provi i rimorsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che
bevi al calice amaro dell’abbandono. Non imprecare, sorella che ti
vedi distruggere giorno dopo giorno dal male che non perdona.
Asciugati le lacrime, fratello che sei stato pugnalato alle spalle
da coloro che ritenevi tuoi amici. Non tirare i remi in barca, tu
che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire.
Non abbatterti, fratello povero che non sei calcolato da nessuno.
Coraggio! La tua croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre
“Collocazione provvisoria”. Anche
il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della croce. C’è
una frase immensa che riassume la tragedia del creato al momento
della morte di Cristo: “Da mezzogiorno alle tre si fece buio su
tutta la terra”. Forse è la frase più scura della Bibbia. Per me è
una delle più luminose. Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo
allora è consentita la sosta sul Golgota! Al di fuori di quell’orario,
c’è divieto assoluto di parcheggio. Dopo tre ore, ci sarà la
rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarà
considerata abusiva anche da Dio.
Coraggio
allora, fratello che soffri. C’è anche per te una deposizione dalla
croce. C’è anche per te una pietà sovrumana.
Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua. Ecco un volto
amico, intriso di sangue e coronato di spine, che sfiora con un
bacio la tua fronte febbricitante. Ecco un grembo dolcissimo di
donna che ti avvolge di tenerezza. Tra quelle braccia materne si
svelerà, finalmente, tutto il mistero di un dolore che ora ti sembra
assurdo. Coraggio. Mancano pochi istanti alle tre di pomeriggio! Tra
poco, il buio cederà posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi
colori verginali, e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in
fuga.
Cerca la Pace, la tua Serenità... è l'unica cosa per cui vale la pena di vivere!
E se non riesci da solo... lasciati aiutare...
CHIAMACI:
0932.704212 - 339.4467193 - 338.9839818
oppure scrivici
Seguici anche su Facebook
|